• Definizione di contatto stretto
  • Definizione di quarantena e notifica di contatto stretto
  • Indicazioni e raccomandazioni quarantena
  • Durata della quarantena: casi differenti
  • Termine della quarantena

Definizione di contatto stretto
fonte Ministero della salute

Il “Contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso Covid 19 è definito come una persona che:

  • vive nella stessa casa di un caso COVID-19
  • ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  • ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
  • si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
  • ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
  • fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei

 

Definizione di quarantena e notifica di contatto stretto
La quarantena si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

Il contatto stretto che risponde ai requisiti sopra dovrà attendere la notifica da parte delle autorità sanitarie (Ufficio igiene) e da quel momento dovrà osservare un periodo di quarantena.
Sono considerati contatto stretto quei casi di contatto, secondo le modalità sopra descritte, avvenuti almeno nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o nelle 48 ore precedenti la data di esecuzione del tampone risultato positivo, se il soggetto è asintomatico.
Gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio.

Indicazioni e raccomandazioni quarantena
Il contatto stretto, posto in quarantena, deve seguire una serie di indicazioni e raccomandazioni.
Se compaiono i sintomi : Covid19 – sintomi sospetti cosa fare


Durata della quarantena: casi differenti
La durata della quarantena varia in base a dei parametri indicati nelle casistiche riportate sotto.

1) Il Contatto stretto asintomatico di un caso non convivente o di un caso convivente ma in grado di restare isolato può rientrare in comunità:

  • dopo un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultimo giorno di contatto con il caso, oppure
  • quando presente l’esito negativo di un tampone effettuato al decimo giorno (del periodo di quarantena) dalla data di ultimo contatto con il caso.

2) Il Contatto stretto asintomatico di un caso convivente che non è in grado di restare isolato, può rientrare in comunità:

  • dopo un periodo di quarantena di 14 giorni calcolato dalla data in cui il caso convivente si è negativizzato (data del prelievo che ha dato esito negativo), oppure
  • quando presente l’esito negativo di un tampone effettuato al decimo giorno (del periodo di quarantena) calcolato dalla data in cui il caso convivente si è negativizzato (data del prelievo che ha dato esito negativo).

3) Il Contatto stretto sintomatico di un caso non convivente o di un caso convivente ma in grado di restare isolato può rientrare in comunità:
quando presente l’esito negativo di un tampone effettuato al decimo giorno (del periodo di quarantena) dalla data di ultimo contatto con il caso.

4) Il Contatto stretto sintomatico di un caso convivente che non è in grado di restare isolato può rientrare in comunità:
quando presente l’esito negativo di un tampone effettuato al decimo giorno (del periodo di quarantena) calcolato dalla data in cui il caso convivente si è negativizzato (data del prelievo che ha dato esito negativo)


Termine della quarantena
Per terminare la quarantena non è necessario e non viene rilasciato dall’Azienda Sanitaria nessun certificato di fine quarantena.
Sono considerati validi:

  • la notifica di caso stretto rilasciato dall’IPN, con le date da osservare
  • il risultato del tampone con esito negativo, laddove necessario

Se il soggetto che ha terminato la quarantena ha necessità del certificato di malattia attestante il periodo di quarantena sarà cura del medico di medicina generale (sulla base dei documenti citati sopra) produrre il certificato.